Nella Divina Commedia di Dante, Caronte è un vecchio coperto di barba bianca, con gli occhi circondati da fiamme, che minaccia severi castighi ai dannati e li fa salire sulla sua barca, battendo col remo le anime che si adagiano sul fondo e quelle che si attardano. Ostacola anche Dante, prima di essere zittito da Virgilio, traghetta solo le anime dannate, viene demonizzato.
Sgrida le anime, le picchia con un remo, da semplice traghettatore diventa un essere furioso che per prima cosa odia sé stesso e che, di riflesso, odia coloro che accompagna. La sua caratteristica principale è legata agli occhi: quelli di Caronte sono sempre feroci, lampeggianti, febbrili, di un colore tra il blu e il grigio. Caron Dimonio, con occhi di bragia è una descrizione tanto sintetica quanto azzeccata.
In Hell in the Cave Caronte compare nel settimo quadro, subito dopo la parte iniziale, quando gli spettatori hanno appena completato la scalinata e stanno per scendere sul fondo della Grave. Siamo quasi al buio, con una corda di luce a segnare il percorso, Caronte è annunciato da un rumore di acque e uno scafo che le attraversa. I demoni gemelli come una figura bicefala urlano i versi di Caronte:
3. 84 «Guai a voi, anime prave!
3. 85 Non isperate mai veder lo cielo:
3. 86 i' vegno per menarvi a l'altra riva
3. 87 ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.
E' l'annuncio di Lucifero, è l'annuncio dell'Inferno. Benvenuti a Hell in the Cave, vi portiamo tra demoni e anime dannate. Buon viaggio.